Biblioteche in fiamme da Madrid (1939) a Bagdad (2003)
Un incontro internazionale a Milano il 7 marzo
Approfittando della presenza a Milano (per il convegno I diritti della biblioteca) di uno storico della distruzione dei libri come il venezuelano Fernando Báez, che è stato tra l’altro ispettore Unesco a Bagdad e testimone quasi oculare del saccheggio della biblioteca nazionale irachena nel 2003, la biblioteca di Cologno, insieme a Biblioteche oggi e alla Provincia di Milano, ha organizzato una serata sul tema del rapporto tra le biblioteche e la guerra. A discutere con Báez ci saranno Blanca Calvo, che ha curato la mostra Biblioteca en guerra sul lavoro dei bibliotecari spagnoli durante la guerra civile del 1936-1939, e Marco Capolupo, che è responsabile del progetto La casa dei libri di Bagdad per Un ponte per… Modererà il dibattito Massimo Belotti, della rivista “Biblioteche oggi”.
Ci domanderemo perché, da che guerra è guerra, i cannoni dei generali sono puntati sulle sale di lettura. E un sospetto (preventivo) è già affiorato. Non sarà forse che quelle inermi collezioni di libri, con il loro invito a vedere le cose da più lati, con il loro silenzioso appello alla coscienza e alla responsabilità di ognuno, sono un formidabile ostacolo per le principali “operazioni belliche”, ossia la disumanizzazione del nemico, la diffusione di false notizie, la sistematica persecuzione del dubbio, la trasformazione dei crimini di guerra in “effetti collaterali”?
Per tutta la notte del 25 agosto 1992 una specie di neve nera cadde sulla città di Sarajevo. Era la cenere dei libri della Biblioteca nazionale universitaria, sottoposta a un fitto e mirato bombardamento e trasformata in un immenso rogo. Quella biblioteca, con le sue collezioni meticce, ricordava le diverse culture che si erano incontrate e fuse nella storia e nella vita della capitale bosniaca. Rappresentava un nemico giurato della pulizia etnica. Andava abbattuta.
Chi è a Milano ed è interessato al tema può venire Venerdì 7 marzo, alle ore 21, alla Sala Spazio Guicciardini, in Via M. Melloni 3. Il programma dettagliato dell’iniziativa lo potete leggere qui.
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